Guida Costumi

Come preparare un costume senza impanicarsi.

Introduzione

Briganti si svolge nell’anno 1584, in un contesto rurale dell’Italia centro meridionale. L’ambientazione è romanzata, non verrà richiesto un rigore estremo nella creazione dei costumi. Ci pare comunque interessante mostrarvi alcuni punti chiave che definiscono i costumi storici dell’epoca. Il nostro scopo è ricreare l’atmosfera di una zona povera, contadina, molto lontana dai grandi centri di potere.

Troverete molte idee e spunti per il vostro costume sulla bacheca Pinterest dedicata.

Per la creazione di questa guida costumi ringraziamo Sirio Donnarumma e Lisa Muner per la preziosa consulenza.

Come ci si veste nel millecinque, quasi millesei: cenni di costume storico

Il Sedicesimo secolo è caratterizzato da un intenso fermento culturale che porta ad un fiorente sviluppo e differenziazione della moda a seconda delle diverse aree geografiche, non solo europee ma anche a livello nazionale. In seguito al concilio di Trento di metà secolo e al conseguente movimento della Controriforma, però, si assiste ad un irrigidimento dei costumi. La moda si fa quindi più sobria, anche per via dell’influenza spagnola che fa di un’elegante semplicità il suo caposaldo. La base del costume sia maschile che femminile è la camicia, solitamente in lino chiaro, lunga fino ai fianchi in un caso e fino alla caviglia nell’altro, con abbondanti maniche a sbuffo. 

COSTUMI MASCHILI

Gli uomini indossano poi farsetti con o senza maniche (o con maniche rimovibili), arrotondati all’altezza del petto e chiusi da lacci o bottoni. I pantaloni sono a sbuffo e spesso terminano sotto il ginocchio. Ai piedi indossano calze e scarpe in cuoio dalla punta arrotondata, oppure stivali, e non mancano quasi mai berretti o cappelli a falde larghe

COSTUMI FEMMINILI

Le donne indossano invece gonne arricciate in vita, sostenute da sottogonne e completate da grembiuli più o meno decorati. I corpini hanno ampi scolli quadrati e anche in questo caso possono avere maniche staccabili più aderenti di quelle della camicia. L’abito può essere completato da scialli e fazzoletti, cuffiette o cappelli per proteggere il capo.

Tutti sono poveri, anche i ricchi: il contesto rurale

Lontane sono le corti di Roma e di Napoli, o il palazzo del Governatore dell’Aquila. Qui siamo in una zona di confine sperduta fra le montagne, piccoli paesini di contadini e pastori. Anche quelli che si vantano di avere titoli non sono molto ricchi e, per mantenere le apparenze dovute al loro stato, devono stare attenti ai conti. E gli spagnoli di stanza in un confine così poco trafficato di certo non sono in tenuta da parata.

Nessuno o quasi dei personaggi che popoleranno il Borghetto, quindi, può permettersi abiti all’ultima moda o particolarmente decorati.

Nel migliore dei casi avranno capi demodè rispetto alle ultime tendenze, e sicuramente senza troppi fronzoli, mentre i personaggi più poveri avranno vesti consunte dal lavoro, magari di recupero o dismesse da un parente, e per cui la comodità ha la precedenza sull’estetica. Un buon esempio di riferimento per le forme e gli elementi sono gli abiti tradizionali e folkloristici del Centro Italia, tenendo conto che si tratta di una versione estremamente decorata ed arricchita dell’abito contadino, passata attraverso il filtro del romanticismo ottocentesco.

Anche i religiosi non provengono dagli alti gradi della gerarchia ecclesiastica e vestono paramenti semplici, meno vistosi e decorati di quelli che indosserebbe una persona di chiesa proveniente da una grande città. A seconda dell’ordine venivano usati un saio o una tonaca in colorazione variabile (marrone, tutta nera o bianca e nera), completati da tabarde o pellegrine con cappuccio. Le religiose avevano sempre il capo velato.

È importante infine ricordare che i briganti si confondono con la gente comune! Per un fuorilegge è vitale non venire riconosciuto come tale per evitare l’arresto: anche se la nostra storia è romanzata, i nostri briganti non hanno una divisa o elementi caratteristici, ma si vestono come “uno dei tanti” e fanno di tutto per mantenere segreta la propria occupazione.

Stoffe e colori: come parlano del personaggio

Se tutti i personaggi indossano abiti più o meno poveri e fuori moda che cosa denota uno status sociale differente? Le principali differenze sono comunicate attraverso i tessuti ed i colori utilizzati.

  • Le persone con più disponibilità economica possono permettersi tinte sature e vivaci, come i toni del blu e del verde, gialli accesi, più raramente il rosso.
  • Nero e bianco candido sono inclusi tra le tinte “ricche”, in particolare il nero è riservato agli ecclesiastici ed è il colore d’elezione della elegante e rigorosa moda spagnola.
  • I poveri prediligono tinte naturali, come verdi, marroni, ocra e beige desaturati. I tessuti bianchi virano più facilmente verso il bianco sporco e l’ecrù perché le fibre tessili non possono essere raffinate e schiarite.
  • Lino, tela e cotone grezzo sono i tessuti preferibili per i personaggi più poveri, mentre quelli più benestanti possono permettersi tessuti più fini e decorati, ma senza esagerare.

Ideale sarebbe cercare di invecchiare gli abiti per ottenere un costume che sia credibile e vissuto e non solo esteticamente bello che appaia nuovo di zecca. Anche i personaggi più ricchi non hanno una gran varietà di cambi quindi avranno lievi usure sul costume.

LARP estivi: consigli pratici per la sopravvivenza

Briganti si svolgerà nella seconda metà di Agosto, per cui è necessario contemplare la possibilità che le temperature siano fra i 25° e i 30°. Inoltre, alcuni personaggi giocheranno almeno in parte nel bosco. Indossare un abito storico, però, non vuol dire essere scomodi e costretti da indumenti poco pratici e soffrire il caldo. Del resto anche nel sedicesimo secolo si soffriva la calura estiva e si svolgevano attività quotidiane faticose. Con alcuni semplici accorgimenti il vostro costume resterà fresco e comodo.

  • Usare tessuti leggeri e naturali, soprattutto per i capi a contatto col corpo. Ad esempio il lino è traspirante e protegge dal caldo più di abiti moderni smanicati ma in poliestere che invece impediscono la traspirazione.
  • Utilizzare i giusti strati,come camicie intime e sottogonne, crea isolamento termico e mantiene costante la temperatura del corpo invece di rendere l’outfit più pesante. Inoltre protegge da eventuali scottature solari.
  • Prevedere 1-2 cambi, almeno dei capi a contatto col corpo, se si sa di essere normalmente soggetti a forte sudorazione.
  • Chi prevede di giocare nel bosco avrà una maggior protezione da rovi e sterpaglie con pantaloni lunghi e calze sotto le gonne.
  • Le calzature consigliate sono naturalmente le scarpe specifiche per il larp, stivali e scarpe moderne ma senza zip visibili e con carroarmato per migliorare la presa sul terreno, o addirittura scarpe da trekking mascherate con ghette e fasce.

Un po' di info utili: trovare, fare, acquistare

Ora che la teoria è chiara, come creare nella pratica l’outfit perfetto per Briganti? In realtà è più facile di quanto possa sembrare, anche se ci distogliamo un po’ dagli abiti medievali e fantasy più comuni negli armadi dei larper. Tanto per cominciare, chi ha la pazienza di rovistare in mercatini e negozietti dell’usato può trovare svariati capi e accessori adatti, come grembiuli, scialli, camicie e camicette o anche vecchia biancheria in lino da cui ricavare la stoffa perfetta per i capi intimi del proprio costume.

Chi ha dimestichezza col cucito troverà alcuni capi particolarmente semplici da realizzare: gonne e sottogonne, ma anche le camicie, sono composte da semplici rettangoli variamente assemblati e sono progetti affrontabili anche da chi è alle prime armi. Infine, molti negozi specializzati nel larp hanno abbigliamento e accessori perfetti per il periodo storico di nostro interesse.

Le Armi

Quali armi possono portare e utilizzare i giocatori in Briganti - Anno de Gratie 1584?

Durante l’evento useremo le tipiche armi da LARP in lattice per simulare le armi vere. Gli organizzatori si riservano il diritto di controllare ed eventualmente vietare l’uso di armi ritenute pericolose. Tutte le armi devono essere storicamente plausibili e prive di elementi fantasy o moderni. Quindi saranno vietate ad esempio armi elfiche / orchesche, asce bipenni e spadoni a due mani o katane e mazze da baseball.

Saranno inoltre vietati armature e scudi. Il gioco è ambientato durante un periodo di pace e inizierà con una situazione rilassata. Non c’è motivo per cui nessuno dei personaggi possa ritenere utile un tale “sforzo bellico”. Briganti e civili non sono certamente in grado di procurarsi equipaggiamenti del genere. Per quanto riguarda la guarnigione spagnola, si tratta di un drappello di uomini di stanza in un borgo di confine con lo scopo principale di mantenere l’ordine pubblico e non certo di scendere in guerra.

I giocatori che interpretino un moschettiere o un cavaliere, potrebbero decidere di avere magari qualche pezzo singolo di armatura (tipo uno spallaccio o l’elmo), ma tenete a mente che avrebbero un valore puramente estetico e non darebbero alcun vantaggio in gioco.

I moschetti in gioco saranno forniti dagli organizzatori e i giocatori non possono portare le proprie armi da fuoco. Al contrario le armi bianche non sono fornite dall’organizzazione e ogni giocatore può portare le sue.

Chi porta cosa? Dei diversi stili di pestaggio

Ovviamente ci si aspetta che tra un pastore e un cavaliere, così come tra un brigante e un moschettiere, ci sia una certa differenza di equipaggiamento. In seguito descriveremo quali saranno le armi più appropriate a seconda del tipo di personaggio che avrete.

Daremo delle indicazioni generali, ma spetterà poi anche a voi cercare di rimanere il più coerenti possibile con il vostro alter ego. Se avete dubbi ricordatevi sempre che potete eventualmente contattare uno degli organizzatori per chiedere consiglio.